Arrivano i bikini eco-sostenibili: dove trovarli e quali scegliere

La sostenibilità passa anche dai bikini. Andiamo alla scoperta dei brand che producono swimwear eco-sostenibile. Quali sono, che materiali utilizzano, dove trovarli e quali scegliere.
Scritto da Chiara Mezzetti.

Noi abbiamo inventato il telefono, l’ amatriciana e le canzoni neomelodiche (queste ultime magaripotevamo anche risparmiarcele). Ai francesi, quindi, abbiamo poco da inviare, se non la Gioconda (centro di vecchi rancori mai sopiti) e il bikini. L’iconico modello di costume da bagno è apparso per la prima volta negli anni ’30 e a inventarlo fu proprio un francese, Louis Réard.

“Econyl è un tessuto ricavato dalla plastica riciclata e si accompagna al Seaqual, fibra tessile della stessa natura prodotta a Girona, Spagna.”

Accolto all’inizio con diffidenza poiché considerato troppo succinto, ad oggi è uno dei must dell’estate e modello dominante dell’outfit da spiaggia delle donne e ragazze di tutto il mondo. Questo capo d’abbigliamento è esploso nel mondo come fenomeno di costume fino a divenire simbolo e strumento dell’emancipazione femminile e della libertà del corpo. Ci sono state tante rivisitazioni, dal monokini al trikini, con modellia fascia, a triangolo, con la coppa o senza, il ferretto, la brasiliana, il tanga, la coulotte, il perizoma, la mutanda con laccetti o senza. Il mondo dei bikini è un catalogo variegato e adatto a tutte le forme femminili e alle più disparate esigenze e gusti. Ad oggi, il bikini affronta un’altra sfida, e con lui tutto il macro mondo del swimwear, che nel tempo è andato sempre più articolandosi fino a trasformare le spiagge in vere e proprie passerelle di moda. Vogliamo vestirci bene in spiaggia e vogliamo farlo in modo eco-sostenibile. In parallelo anche con la nuova tendenza a liberare le spiagge dalla plastica e dai mozziconi di sigaretta, sempre più brand di costumi da bagno si stanno affacciando con entusiasmo alle numerose possibilità che i tessuti green offrono e stanno sperimentando nuovi modelli di bikini totalmente plastic-free ed eco-sostenibile.

“I costumini sono in Econyl fluo, con un occhio di riguardo per la pelle delicata dei più piccoli, che viene protetta dai raggi solari. Questo permette di ridurre l’utilizzo di creme e oli potenzialmente nocivi per l’ambiente.”

E stavolta, l’Italia torna in prima fila. Aquafil è infatti un’azienda trentina che produce quello che attualmente è il materiale usato da più di 700 marchi del fashion nel mondo: Econyl. Econyl è un tessuto ricavato dalla plastica riciclata e si accompagna al Seaqual, fibra tessile della stessa natura prodotta a Girona, Spagna.Questi marchi son un esempio per tutti i brand eco-sostenibili, poiché estendono il loro ideale di sostenibilità anche a livello etico. I capi,di alto pregio artigianale, vengono realizzati a mano e in Italia, con tecniche ispirate alla tradizione. Mermazing è un marchio di Latina, lanciato da pochissimo da Alessia Porrello e Vanessa Sillano e propone modelli di bikini in Econyl che fanno pendant tra mamma e figlia. Italiano è anche Chimborazo, un marchio di swimwear maschile di Milano lanciato nel 2017 da Francesco Rubini. Stavolta i modelli sono dedicati ai maschietti. Anche questi in plastica riciclata. Chimborazo collabora con l’Area Marina Protetta di Portofino e di Torre Guarceto. Sempre di Milano è Amorissimo, il brand di Marta Attalla e Barbara Bologna che con la sua linea “Splash” propone 3 bikini composti per il 50%di fibra in poliestere Seaqual rigenerata dalla raccolta di scarti plastici marini. Per ogni kg di fibra prodotta, un kg di rifiuti plastici sparisce dagli oceani. Due anni fa Amorissimo aveva già proposto una linea Loungewear creata con bambù e canapa naturali.Ai bambini è dedicata invece la marca Piccoli Principi, idea italiana ma anima di Miami. I costumini sono in Econyl fluo, con un occhio di riguardo per la pelle delicata dei più piccoli, che viene protetta dai raggi solari. Questo permette di ridurre l’utilizzo di creme e oli potenzialmente nocivi per l’ambiente. Dalla crasi di Ada e Luciana nasce invece il brand romano Adalù. Le due signore sono le nonne di Valeria Donati, surfista e imprenditrice di moda che ha deciso di usare Econyl e di assumere solo impiegati sensibili ai temi ambientali. Sempre romano è Repainted, il marchio di costumi fatti per il 70% di nylon rigenerato.

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