Oggi Neska vi presenta Sua Signoria il Lino. A definirlo nobile è stato Christian Dior, nella celebre frase: “Il lino è per il sarto ciò che il marmo è per lo scultore: una materia nobile”. Il linum usitatissimum, questo il nome latino, è un materiale dalle mille sorprese e dagli ancor più numerosi impieghi. Oltre che per l’abbigliamento, il lino va fortissimo anche nel settore dell’arredamento ecosostenibile e della decorazione.
Soffitti, tappeti, carta da parati, tendaggi. Il lino non sembra avere limiti di applicazione, ed è l’ideale anche e soprattutto per l’outdoor.
Infatti resiste bene ai raggi UV, all’acqua e alle intemperie.
Lavato non ha neanche bisogno di essere stirato, non si spaventa di fronte alle temperature più fastidiose, in quanto è un termoregolatore, e quindi tiene caldo d’inverno e rinfresca d’estate.
È adatto a tutti i tipi di pelle poiché è ipoallergenico. Insomma, un materiale a cui sembra non mancare proprio nulla. Ci avevano visto lungo gli egizi, che lo usavano per rivestire le mummie dei faraoni. Amato anche da fenici e romani, ha resistito nei secoli bui del Medioevo ed è esploso tra ‘500 e ‘600 in tutta Europa. Apprezzato soprattutto per come riflette ed esalta i colori, questo tessuto riesce a coniugare perfettamente bellezza e praticità. Il lino non ha solo una nobile tradizione, ma nobile è anche la sua essenza. Una fibra al 100% naturale e biodegradabile, che fa bene a chi la indossa e anche a chi la produce. Non ha bisogno di fertilizzanti o irrigazione, gli basta acqua piovana e luce solare. Tutti i processi di trasformazione e macerazione hanno impatto 0 sull’ambiente, a confermarlo è la Commissione Europea. Se questo non bastasse a farvi amare il lino, sappiate anche che le piantagioni, circa 90mila ettari in Europa, concentrate principalmente in Francia, Belgio e Paesi Bassi,
danno lavoro a migliaia di operai in quanto richiedono molta manodopera
“È proprio l’Europa a coprire l’80% della produzione totale di lino e a vantare il primato di qualità sul resto del mondo, grazie alle particolari condizioni climatiche e di terreno.”
Il lino, in quanto a ecosostenibilità batte anche il cotone.
Con il lino si risparmiano 650mila metri cubi di acqua e 300 tonnellate di prodotti fitosanitari. Per non parlare delle fibre sintetiche, rispetto alle quali il lino, secondo il Celc, consuma solo dal 4 al 10% di energia necessaria per essere prodotto. Il lino non solo non fa male all’ambiente, ma lo protegge. Le piantagioni infatti assorbono ogni anno 250mila tonnellate di CO2. In sintesi: il lino è un tessuto tutto europeo.
È elegante e confortevole, 100% ecosostenibile e non richiede dispendio di energie e l’utilizzo di pesticidi. È il tessuto che meglio risponde ai cambiamenti di temperatura, quello che assorbe meglio l’umidità e che al contempo traspira di più. Fa bene a chi lo indossa, a chi lo produce e anche all’ambiente